Acireale: Appalti truccati e corruzione, in manette anche il sindaco

La mattina del 23 febbraio, la Guardia di Finanza di Catania, dopo aver effettuato un’operazione d’indagine denominata “Sibilla”, iniziata nel 2017, ha portato all’arresto 8 persone.

L’oggetto d’indagine dell’operazione, riguarda alcuni episodi che coinvolgono il comune di Acireale; come “corruzione e turbativa d’asta in appalti pubblici”, precisato dalla Guardia di Finanza catanese.

Tra gli 8 arrestati finisce in manette l’attuale sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo. Oltre al sindaco, finiscono in manette un membro della giunta comunale e due dipendenti pubblici del comune acese.

Roberto Barbagallo, 43 anni, ingegnere, era stato eletto sindaco nelle amministrative del 2014, nelle file del centrosinistra; nel 2009 risulta essere il primo degli eletti al consiglio comunale di Acireale.

L’episodio di corruzione che ha coinvolto il sindaco acese è relativo alla campagna elettorale per le regionali del 2017 per favorire il suo referente politico D’Agostino del PD. Avrebbe coinvolto due imprenditori acesi a promettergli il voto, in cambio di evitare sanzioni con l’ausilio del capo della polizia municipale Nicolò Urso, dato che i due risultano indagati dalla procura.

Altri episodi in cui risulta coinvolto il sindaco e il comune, riguardano le irregolarità dei verbali nella realizzazione di opere pubbliche; come l’ampliamento del cimitero comunale di Acireale e affidamento illecito di alcuni incarichi professionali alla progettazione di impianti sportivi.

Tra gli 8 arrestati, 3 sono stati rinchiusi in carcere e 5 agli arresti domiciliari.

Melvin Puddoo

 

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