Referendum Costituzionale Anche Trecastagni dice No

Referendum Costituzionale Anche Trecastagni dice No.

Domenica 4 dicembre, più di 50 milioni di italiani sono stati chiamati alle urne. Si sono recati presso le sezioni elettorali ben 33 milioni di elettori, ossia il 65% degli aventi diritto. Come ormai risaputo quasi il 60% degli elettori ha votato <No>, contro un 40% percento che ha sbarrato la crocetta sul <Si>.

Risultati che hanno portato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi a presentare le dimissioni al Quirinale.

Comune_2016_trecastagni_Dimissioni__renzi_mattarella

Molto decisa quasi tutta l’Italia che non ha voluto cambiare la costituzione; solo Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Toscana favorevoli.

Dato esemplare riguarda i giovani. Secondo diversi sondaggi dei media, infatti, i ragazzi aventi un’età compresa tra i 18 e i 34 anni hanno votato quasi tutti “No” (81%)

La Sicilia è stata la regione con il più alto tasso di “No”: il 71,58% degli elettori siciliani ha sbarrato, infatti, la casella sulla destra della scheda elettorale.

Catania ha ottenuto oltre il 74% di “No”.

A Trecastagni grande affluenza alle urne per il referendum

: su 8.618 elettori, hanno espresso la loro preferenza ben 5.634 di essi. Risultato positivo, considerata la scarsa affluenza al referendum di aprile che ha visto scendere alle urne solamente 2.737 cittadini, il 30% degli aventi diritto trecastagnesi.

 Pochi sono i cittadini del paese etneo che hanno sbarrato il <Si>; solo il 25,96%. Netto, invece, il 74,04% sul “No”. Solo 9 le schede bianche e 36 le nulle.

Insomma, una cittadinanza abbastanza decisa e quasi unanime per quanto riguarda la costituzione.

Adesso non resta che aspettare le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale prenderà a breve una decisione: governo tecnico o scioglimento delle camere ed elezioni politiche anticipate alla primavera del 2017?

Il Direttore – Gabriele Battaglia

I dati sopra riportati relativi alle percentuali, sono i risultati del Referendum resi pubblici dal Ministero degli Interni in data 05/12/2016 :“Vai sul sito”.

A breve altri articoli sulla nostra rubrica “Politica”