Mafia e rifiuti, blitz della DIA Catania: coinvolto anche il comune di Trecastagni

Mafia e rifiuti, blitz della DIA Catania: coinvolto anche il comune di Trecastagni

Da circa 18 mesi la DIA di Catania (Direzione Investigativa Antimafia) sta svolgendo un’operazione d’indagine chiamata Gorgòni. La DIA ha impiegato 150 unità del personale; grazie alla collaborazione dei Centri operativi di Palermo, Reggio Calabria, Caltanissetta e la DIA di Roma, nonché la sezione operativa di Messina.

 

 

L’oggetto del blitz riguarda l’illecita gestione della raccolta dei rifiuti che vede coinvolte alcune società ecologiche dei comuni della provincia catanese. Anche il comune di Trecastagni risulta coinvolto in questo scandalo. Sono 16 le persone indagate dalla procura, tra imprenditori, giornalisti e funzionari amministrativi.

Tra questi 16  spuntano i nomi di Gabriele Antonio Maria Astuto, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Trecastagni.
Domenico Sgarlato, all’epoca dei fatti dirigente dell’ufficio tecnico lavori pubblici – servizi ambientali e manutentivi del Comune di Trecastagni.
Alessandro Mauceri, 41 anni, di Catania, per turbata libertà di scelta del contraente aggravata, avevo svolto lavori per il comune di Trecastagni.

 

I tre sono stati arrestati con l’accusa di corruzione e turbata libertà di scelta del contraente aggravata. Secondo l’accusa, le 16 persone indagate avrebbero avuto contatti con i clan mafiosi “Cappello” e “Laudani”, nella gestione illecita di appalti e gestione della raccolta dei rifiuti.

 

Melvin Puddoo

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