“Il dialogo è ciò che è mancato in questa situazione” – Parla il presidente della Misericordia Salvatore Romeo
In seguito all’ordinanza del 7 settembre 2020, su disposizione dei Commissari Straordinari, i volontari dell’associazione “Misericordia” di Trecastagni dovranno abbandonare la loro sede operativa di via Benedetto Croce (Centro Polifunzionale di Trecastagni). La causa dello sfratto è la mancata sottoscrizione della convenzione per l’affidamento della struttura.
Cosa succede alla Misericordia di Trecastagni?
La vicenda ha visto anche l’intervento dell’ASIA (Associazione Inquilini e Abitanti) dell’ Unione Sindacale di Base di Catania, che ha fatto appello al prefetto Sammartino per bloccare lo sfratto. Una bozza della convenzione era stata deliberata nel 2014, dalla giunta di allora, ma il percorso non aveva poi avuto seguito.
Dopo un primo avviso ricevuto nel mese di maggio, a giugno il presidente dell’associazione Salvatore Romeo aveva fatto presente alla commissione prefettizia di essere disponibile a regolarizzare la situazione della Misericordia e sottoscrivere una convenzione, ma l’ordinanza di rilascio è arrivata comunque per il 10 di ottobre 2020.
“Il dialogo è la cosa che è mancata in questa situazione, anche perché noi siamo stati sempre presenti”
“Dopo 31 anni che esistiamo con continuità , così come moltissime altre associazioni che operano nel territorio, perché non convocarci sul da farsi sulla base di una scelta condivisa?”, s’interroga il presidente della Misericordia Romeo. “Il dialogo è ciò che è mancato in questa situazione, anche perché noi siamo stati sempre presenti”.
Quanto è importante la presenza della Misericordia sul territorio e quanto è grave una situazione del genere ?
“Abbiamo avuto un ruolo importantissimo soprattutto durante il lockdown perché garantivamo medicine ed alimenti a persone affette da Coronavirus.
Ringrazio i gestori dei supermercati che sono stati gentilissimi nel farci passare per primi, un grazie anche ai concittadini che hanno aderito all’ iniziativa “Trecastagni aiuta Trecastagni”.
A livello territoriale è di rilievo il nostro operato perché diamo un aiuto concreto alle persone più deboli, ad esempio il servizio Taxi sociale: offriamo un mezzo di spostamento a tutte quelle persone impossibilitate e che devono ritirare esiti di esami medici, effettuare visite e molto altro.
Siamo cruciali anche sotto l’aspetto psicologico, molti anziani ci chiamavano perché non avevano nessuno con cui parlare e tutt’ora continuano a farlo.”
Come funziona la Misericordia, quante siete sul territorio?
“Abbiamo un coordinamento provinciale che raccoglie tutte le Misericordie della provincia. C’è un coordinatore con un gruppo dirigente che gestisce altri presidenti delle Misericordie: è una rappresentanza forte, che parla forte tutte le Misericordie della Provincia di Catania. Pedara, Nicolosi, Trecastagni, San Giovanni la Punta, San Gregorio… non copriamo moltissimi comuni, ma siamo molto presenti nella zona.
Collaboriamo anche con la Croce Rossa, essendo associazioni consorelle confederate a livello nazionale collaboriamo tra noi, ci dividiamo i servizi per coprirli e ci passiamo gli incarichi compensandoci a vicenda come una grande rete.”
Le passate amministrazioni che tipo di dialogo e di supporto hanno avuto con la Misericordia? Avete avuto anche dei finanziamenti?
“Con le passate amministrazioni il dialogo è sempre stato chiaro ed abbiamo sempre anteposto il nostro servizio ed il bene per la nostra comunità, indipendentemente dal colore politico. Come tutte le associazioni noi forniamo un bilancio con fatture annuali e successivamente, se il comune possiede risorse, queste rimborsano le nostre spese. A volte centinaia di euro, a volte niente, come tutte le altre associazioni.
Abbiamo avuto dei finanziamenti per il progetto del taxi sociale: si tratta di un progetto pubblico e gratuito, ma dovevamo avere almeno lo stretto necessario per pagare il carburante del mezzo, la manutenzione, l’assicurazione, con costi doppi ad un normale mezzo.”
Con l’insediamento della giunta al comune cosa cambia? Cosa si auspica con l’insediamento della nuova giunta?
“Spero si possa discutere la situazione Misericordia e anche di altre associazioni con problematiche simili alle nostre. Ci sono altre realtà che usufruiscono del Centro Polifunzionale ed è giusto che se ne discuta, però iniziando con noi si apre un dialogo maggiore.
Il nuovo sindaco potrebbe ad esempio avviare un provvedimento, un atto provvisorio di assegnazione con l’impegno che, entro 30 giorni massimo si riscriva a tavolino una convenzione con l’intento di regolarizzare la nostra posizione. Ovviamente le condizioni devono essere giuste ed eque da entrambe le parti. Il sindaco sottoscrive per 5 anni e, alla scadenza di questi verrà rivista o modificata l’assegnazione.”
La Redazione è certa che la situazione possa trovare presto un lieto fine, esprimiamo la nostra vicinanza a tutti i membri della Misericordia di Trecastagni.
A cura di Marie Anne Torrisi
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