Prevenzione e Sanificazione: presentata richiesta a Trecastagni

Il nuovo coronavirus, SARS-CoV-2, è il virus responsabile della malattia respiratoria ora denominta COVID-19 e che si diffonde prevalentemente per stretto contatto. Le vie principali di trasmissione sono dunque le goccioline del respiro di chi ha già contratto la malattia e la saliva. Le misure di prevenzione in questo caso le conosciamo ormai tutti, ma è sempre bene ribadirle: mantenere una distanza interpersonale di un metro, tossire o starnutire nel proprio gomito o usando fazzoletti monouso, non toccarsi occhi, naso e bocca e lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone per almeno 60 secondi (in sostituzione si può usare una soluzione alcolica con una concentrazione di alcool superiore al 60%).

 

Ma cosa succede nell’ambiente con cui siamo a contatto? Quanto sopravvive il virus sulle superfici?

Come tutti i virus respiratori, di norma il Coronavirus non dovrebbe potersi trasmettere tramite gli alimenti; in proposito, il Ministero della Salute consiglia comunque di rispettare buone pratiche igieniche ed evitare il contatto tra cibi cotti e crudi. Viene sottolineato che non ci siano prove di diffusione tramite animali da compagnia, ma anche qui si consiglia il rispetto delle norme sanitarie. Per quanto riguarda la sopravvivenza sulle superfici, evidenze in letteratura medica dicono che virus della stessa famiglia possano sopravvivere fino a nove giorni in condizioni ottimali di temperatura e umidità. Si considera quindi probabile che le superfici contaminate abbiano avuto il proprio ruolo nella rapida diffusione del virus all’interno delle strutture ospedaliere (non dimostrato). Per uccidere il virus bastano semplici disinfettanti a base di etanolo (al 70%) o cloro all’ 1% (candeggina), di cui si suggerisce l’utilizzo dopo la pulizia con acqua e detergenti comuni.

A causa della sopravvivenza del coronavirus nell’ambiente per tempi prolungati, è più che mai indispensabile che alle misure di prevenzione personale si accompagnino interventi da parte degli enti pubblici, per garantire la sanificazione e disinfezione di luoghi e strutture pubbliche.

Molti comuni etnei hanno iniziato una sanificazione, Trecastagni invece?

Arriva la richiesta del comitato civico spontaneo “Pro Trecastagni”, attraverso il suo portavoce Avv. Davide Tripodi, alla Commissione Straordinaria. Si richiede di predisporre la sanificazione di tutta l’area comunale, dalle strade e piazze alle strutture comunali, alle scuole e agli asili (qualora non sia già stata effettuata). La richiesta è stata presentata in data 16 marzo 2020. Nell’eventualità che, come richiesto, venga messo a punto un piano straordinario che coinvolga tutto il territorio trecastagnese, invitiamo tutti i nostri concittadini a tenersi pronti per collaborare attivamente e favorire la sanificazione e disinfezione di tutte le aree sopracitate, nell’interesse comune.

A cura di Marie Anne Torrisi

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